MONETA A CORSO LEGALE: PANORAMICA ED ASPETTI GIURIDICI

Cita da Moderatore5 su 15 Aprile 2025, 12:37
⛔MONETA A CORSO LEGALE⛔
Ispirato da questo bellissimo ed utile articolo https://www.tuteladirittosoggettivo.it/forum/topic/il-rifiuto-del-contante-e-illecito-ed-illegittimo/ ho reinverdito i miei ricordi di vecchi studi risalenti ormai al sorgere del nuovo secolo e spinto dal desiderio di aggiungere una risposta all'ovvio, a quello che si da per scontato e a quello che avevo studiato e approfondito in quegl’anni, approfondimento però più a livello storico, economico-contabile e strumentale, che in termini giuridici. L’idea ora è dare una risposta alla domanda che cos'è la "moneta a corso legale" (moneta legale) giuridicamente parlando.
Nel discorrere e vivere quotidiano il denaro è un qualcosa che ci si trova ad avere, frutto del lavoro o di qualche altra via fortunata o misteriosa, che serve per comprare beni e servizi, purtroppo tasse, balzi e balzelli e quant’altro, in poche parole è necessario per vivere e sopravvivere. Per la maggior parte delle persone la MONETA, il denaro, è tutto uguale, che sia di carta, di metallo, o contenuto in un pezzo plastificato magnetico o in uno strumento spesso in mano e che serve anche per comunicare con altri, non fa differenza per molti, si spende uguale e da la possibilità di essere scambiato con ciò che si vuole o è necessario.
Ma in realtà non è tutto uguale. Innanzitutto bisognerebbe assolutamente capire come NASCE il “magico” denaro che meritatamente e con fatica ci troviamo in tasca, chi lo CREA e chi è e dovrebbe esserne il legittimo proprietario all’atto della nascita e della prima messa in circolazione? Quesito fondamentale che però esula dalla attuale questione che andremo ad approfondire.Per prima cosa importante precisare che la MONETA attualmente in circolazione è TUTTA Moneta a DEBITO SENZA RISERVA di garanzia, cioè moneta CREATA DAL NULLA E PRESTATA, ed è di due tipi, PRIMARIA (equivalente della Moneta Legale) e SECONDARIA (equivalente della cosiddetta Moneta Bancaria). Le due classificazioni ripercorrono quelle forme monetarie che nel tempo si sono sviluppate dalla “evoluzione” delle ormai antiche moneto d’oro o d’argento, che inizialmente non venivano PRESTATE MA USATE dal sovrano che coniava, che a loro volta derivavano dalle preistoriche moneta merce tipiche di una economia primordiale fondata principalmente sul baratto.
Con Primaria si intende una moneta che nasce senza nessunissima necessità di altro che ne giustifichi la propria esistenza e liceità, esiste perché c’è, e difatti è ancorata all’idea dello Stato come soggetto emettitore “super partes” fornitore di garanzia e fiducia, anche se in realtà attualmente sono i sistemi delle Banche Centrali che si sono appropriate dell’esclusiva di emissione, ma è pur sempre un ente “istituzionale” che giustifica la propria presenza attraverso una “proclamazione” data dallo Stato giustificata da un fine superiore di pubblico interesse. Essa è rappresentata fondamentalmente dalle banconote e dalle monetine di metallo (contante).
Con Secondaria invece si comprendono tutte le altre forme monetarie che non sono moneta direttamente creata attraverso il sistema delle Banche centrali, e cioè tutti i sistemi di pagamento di matrice bancario commerciale, gli assegni, le carte magnetiche, bancomat e carte di credito, sistemi di pagamento online e chi più ne ha più ne metta. Questo tipo di moneta "derivata" giustifica la propria presenza e liceità, ma purtroppo oggigiorno sarebbe più opportuno dire “dovrebbe essere giustificata”, da un ben preciso rapporto percentuale (sempre più piccolo ormai inesistente) nei confronti della moneta primaria (moneta madre), la moneta bancaria esiste perché esiste quella primaria, non può esistere in autonomia, A PRESCINDERE dall'effettivo rapporto percentuale che le lega. Quindi, anche se attualmente il rapporto è fattivamente inesistente, in teoria e come giustificazione sociale e giuridica tale rapporto NON PUO’ ESSERE IGNORATO, ed è forse per questo che non hanno ancora eliminato e fanno fatica a giustificare l’eliminazione del contante😎, aldilà delle radicate abitudini di pagamento.Entrando più nel merito della nostra questione andiamo a vedere brevemente tutte le sfaccettature che la moneta riveste nelle varie aree del nostro sistema socio- culturale.
A livello di dottrina storica la moneta, il “soldo”, è quel mezzo di scambio a cui la gente ha imparato a dar valore ed usato per acquistare altre cose, prima come moneta-merce, poi come moneta-metallo prezioso, per arrivare alla attuale moneta “fiduciaria” (primaria e secondaria), cioè moneta attuale che non ha nessun valore intrinseco ma rappresenta un valore solo per il fatto che “da fiducia” e quindi viene accettata dalla comunità.
A livello economico-contabile è quella unità di valore rappresentata dalla “base monetaria” delle banche centrali, che serve per regolare come mezzo di ultima istanza i rapporti di credito e debito tra due parti di uno scambio e che porta poi a tutta una serie di scritture di conto delle singole banche commerciali e ad un meccanismo di riserva frazionaria creante moneta dal nulla a livello discrezionalmente infinito.
In termini strumentali viene ad assumere la forma attuale delle banconote e delle monetine di metallo, unitamente denominate contanti, ed anche, nei soli rapporti interbancari, la forma di depositi “di base monetaria” presso le banche centrali, oppure assume la forma invisibile di un movimento online, di un bip di addebito su un conto e di accredito su un altro.
Volendo però analizzare in particolare la forma monetaria che ci interessa in questo momento, cioè la “MONETA A CORSO LEGALE”, e volendone dare una valenza e definizione prettamente giuridica tutto ciò riportato sopra non è molto soddisfacente, e quindi ho cercato di approfondire un aspetto che mi sono accorto non viene poi divulgato più di tanto, al contrario degli altri ambiti menzionati in precedenza.
Sia qui https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-iii/art693.html che qui https://www.brocardi.it/dizionario/1651.html si parla di “moneta a corso legale”, ma che cos’è a livello giuridico tale precisa entità?
Secondo me la risposta attuale è qui https://europaei.home.blog/2021/07/08/il-trattato-sul-funzionamento-dellunione-europea-articolo-per-articolo-art-128/ : “Articolo 128
1. La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione.
2. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro con l’approvazione della Banca centrale europea per quanto riguarda il volume del conio. Il Consiglio, su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo e della Banca centrale europea, può adottare misure per armonizzare le denominazioni e le specificazioni tecniche di tutte le monete metalliche destinate alla circolazione, nella misura necessaria per agevolare la loro circolazione nell’Unione. “Quindi QUESTA sarebbe la conferma giuridica dell’ovvio, che in questo caso viene avvalorato,e cioè che le banconote e le monetine in euro SONO GIURIDICAMENTE “moneta a corso legale” e NON POSSONO NON ESSERE ACCETTATE, indipendentemente dalla ridicola sanzione di 30 euro dell’art.693 cp.
Questo https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52023PC0364 rappresenterebbe forse la futura evoluzione verso l’euro digitale e la conferma della definizione di moneta legale e la loro futura obbligata accessibilità.
Cristian (Id Telegram: Crix)
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Foto fonte: https://europaei.home.blog/2021/07/08/il-trattato-sul-funzionamento-dellunione-europea-articolo-per-articolo-art-128/
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Ispirato da questo bellissimo ed utile articolo https://www.tuteladirittosoggettivo.it/forum/topic/il-rifiuto-del-contante-e-illecito-ed-illegittimo/ ho reinverdito i miei ricordi di vecchi studi risalenti ormai al sorgere del nuovo secolo e spinto dal desiderio di aggiungere una risposta all'ovvio, a quello che si da per scontato e a quello che avevo studiato e approfondito in quegl’anni, approfondimento però più a livello storico, economico-contabile e strumentale, che in termini giuridici. L’idea ora è dare una risposta alla domanda che cos'è la "moneta a corso legale" (moneta legale) giuridicamente parlando.
Nel discorrere e vivere quotidiano il denaro è un qualcosa che ci si trova ad avere, frutto del lavoro o di qualche altra via fortunata o misteriosa, che serve per comprare beni e servizi, purtroppo tasse, balzi e balzelli e quant’altro, in poche parole è necessario per vivere e sopravvivere. Per la maggior parte delle persone la MONETA, il denaro, è tutto uguale, che sia di carta, di metallo, o contenuto in un pezzo plastificato magnetico o in uno strumento spesso in mano e che serve anche per comunicare con altri, non fa differenza per molti, si spende uguale e da la possibilità di essere scambiato con ciò che si vuole o è necessario.
Ma in realtà non è tutto uguale. Innanzitutto bisognerebbe assolutamente capire come NASCE il “magico” denaro che meritatamente e con fatica ci troviamo in tasca, chi lo CREA e chi è e dovrebbe esserne il legittimo proprietario all’atto della nascita e della prima messa in circolazione? Quesito fondamentale che però esula dalla attuale questione che andremo ad approfondire.
Per prima cosa importante precisare che la MONETA attualmente in circolazione è TUTTA Moneta a DEBITO SENZA RISERVA di garanzia, cioè moneta CREATA DAL NULLA E PRESTATA, ed è di due tipi, PRIMARIA (equivalente della Moneta Legale) e SECONDARIA (equivalente della cosiddetta Moneta Bancaria). Le due classificazioni ripercorrono quelle forme monetarie che nel tempo si sono sviluppate dalla “evoluzione” delle ormai antiche moneto d’oro o d’argento, che inizialmente non venivano PRESTATE MA USATE dal sovrano che coniava, che a loro volta derivavano dalle preistoriche moneta merce tipiche di una economia primordiale fondata principalmente sul baratto.
Con Primaria si intende una moneta che nasce senza nessunissima necessità di altro che ne giustifichi la propria esistenza e liceità, esiste perché c’è, e difatti è ancorata all’idea dello Stato come soggetto emettitore “super partes” fornitore di garanzia e fiducia, anche se in realtà attualmente sono i sistemi delle Banche Centrali che si sono appropriate dell’esclusiva di emissione, ma è pur sempre un ente “istituzionale” che giustifica la propria presenza attraverso una “proclamazione” data dallo Stato giustificata da un fine superiore di pubblico interesse. Essa è rappresentata fondamentalmente dalle banconote e dalle monetine di metallo (contante).
Con Secondaria invece si comprendono tutte le altre forme monetarie che non sono moneta direttamente creata attraverso il sistema delle Banche centrali, e cioè tutti i sistemi di pagamento di matrice bancario commerciale, gli assegni, le carte magnetiche, bancomat e carte di credito, sistemi di pagamento online e chi più ne ha più ne metta. Questo tipo di moneta "derivata" giustifica la propria presenza e liceità, ma purtroppo oggigiorno sarebbe più opportuno dire “dovrebbe essere giustificata”, da un ben preciso rapporto percentuale (sempre più piccolo ormai inesistente) nei confronti della moneta primaria (moneta madre), la moneta bancaria esiste perché esiste quella primaria, non può esistere in autonomia, A PRESCINDERE dall'effettivo rapporto percentuale che le lega. Quindi, anche se attualmente il rapporto è fattivamente inesistente, in teoria e come giustificazione sociale e giuridica tale rapporto NON PUO’ ESSERE IGNORATO, ed è forse per questo che non hanno ancora eliminato e fanno fatica a giustificare l’eliminazione del contante😎, aldilà delle radicate abitudini di pagamento.
Entrando più nel merito della nostra questione andiamo a vedere brevemente tutte le sfaccettature che la moneta riveste nelle varie aree del nostro sistema socio- culturale.
A livello di dottrina storica la moneta, il “soldo”, è quel mezzo di scambio a cui la gente ha imparato a dar valore ed usato per acquistare altre cose, prima come moneta-merce, poi come moneta-metallo prezioso, per arrivare alla attuale moneta “fiduciaria” (primaria e secondaria), cioè moneta attuale che non ha nessun valore intrinseco ma rappresenta un valore solo per il fatto che “da fiducia” e quindi viene accettata dalla comunità.
A livello economico-contabile è quella unità di valore rappresentata dalla “base monetaria” delle banche centrali, che serve per regolare come mezzo di ultima istanza i rapporti di credito e debito tra due parti di uno scambio e che porta poi a tutta una serie di scritture di conto delle singole banche commerciali e ad un meccanismo di riserva frazionaria creante moneta dal nulla a livello discrezionalmente infinito.
In termini strumentali viene ad assumere la forma attuale delle banconote e delle monetine di metallo, unitamente denominate contanti, ed anche, nei soli rapporti interbancari, la forma di depositi “di base monetaria” presso le banche centrali, oppure assume la forma invisibile di un movimento online, di un bip di addebito su un conto e di accredito su un altro.
Volendo però analizzare in particolare la forma monetaria che ci interessa in questo momento, cioè la “MONETA A CORSO LEGALE”, e volendone dare una valenza e definizione prettamente giuridica tutto ciò riportato sopra non è molto soddisfacente, e quindi ho cercato di approfondire un aspetto che mi sono accorto non viene poi divulgato più di tanto, al contrario degli altri ambiti menzionati in precedenza.
Sia qui https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-iii/art693.html che qui https://www.brocardi.it/dizionario/1651.html si parla di “moneta a corso legale”, ma che cos’è a livello giuridico tale precisa entità?
Secondo me la risposta attuale è qui https://europaei.home.blog/2021/07/08/il-trattato-sul-funzionamento-dellunione-europea-articolo-per-articolo-art-128/ : “Articolo 128
1. La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione.
2. Gli Stati membri possono coniare monete metalliche in euro con l’approvazione della Banca centrale europea per quanto riguarda il volume del conio. Il Consiglio, su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo e della Banca centrale europea, può adottare misure per armonizzare le denominazioni e le specificazioni tecniche di tutte le monete metalliche destinate alla circolazione, nella misura necessaria per agevolare la loro circolazione nell’Unione. “
Quindi QUESTA sarebbe la conferma giuridica dell’ovvio, che in questo caso viene avvalorato,e cioè che le banconote e le monetine in euro SONO GIURIDICAMENTE “moneta a corso legale” e NON POSSONO NON ESSERE ACCETTATE, indipendentemente dalla ridicola sanzione di 30 euro dell’art.693 cp.
Questo https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52023PC0364 rappresenterebbe forse la futura evoluzione verso l’euro digitale e la conferma della definizione di moneta legale e la loro futura obbligata accessibilità.
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